Soloperto

In quanti modi si può amare la propria terra? Per chi è nato a Sud di tutto a volte basta un gesto. Nel 1969 Giovanni Soloperto iniziò la storia del Primitivo imbottigliandolo per primo, quando una Doc con quel nome ancora non esisteva. “Vino fine da tutto pasto” ci scrisse sopra. Lo fece assaggiare a un certo Luigi Veronelli che ne disse meraviglie, a conferma che i tempi del “vino da taglio” erano finiti. Poi venne la legge sulle Denominazioni di Origine Controllata e Giovanni fu il primo a registrarsi, con un gesto che all’epoca fu considerato folle: piazzò un tavolino all’ingresso della cantina e convinse decine di contadini a firmare l’iscrizione dei vigneti. “Se lo fai ti pago l’uva il doppio degli altri” e in quei tempi di lira e di fame non servirono altre parole.

Il Primitivo di Manduria Doc nacque così, su un semplice tavolino di legno, iniziando una storia di successo e riscatto di una terra da fame e povertà. È una storia che ora continua senza il suo protagonista ma, alla guida della Cantina, Giovanni Soloperto ha lasciato i figli Sabrina ed Ernesto, che proseguono il lavoro del padre. Uguale la loro missione: riscattare una terra e ridare dignità ad un vitigno secondo a nessuno.

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